Au restaurant

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• Ginger •
view post Posted on 31/8/2009, 10:19






L'ora di cena era già passata da un pezzo quando entrai nel ristorante, certo non era proprio il massimo andare a cena fuori da solo, molto meglio con una bella ragazza, con la quale statene certi il giorno dopo non mi sarei più fatto vivo.
Ero fatto così prendere o lasciare, e di solito le mademoiselles prendevano.
Ma sono un galantuomo, non ho mai dato false speranze.
Sono un artista, dopotutto, e come tutti gli artisti sono innamorato del bello, questo non l'ho mai nascosto, se a causa del mio faccino da ragazzo per bene non ci avete mai creduto non è colpa mia.
Mi sedetti a un tavolo accanto a una finestra.
Mi piaceva osservare le persone passare, ognuno perso dietro ai propri problemi e al seguito dei propri desideri,mi faceva sentire parte di qualcosa, parte di quell'andirivieni frenetico.
Una cameriera si avvicinò al tavolo, colpita dal mio aspetto fisico chiedendo cosa volessi ordinare.
Era assurdo come nonostante nelle mie vene scorresse in prevalenza sangue umano, il sangue di vampiro riuscisse a trionfare tanto spudoratamente.

Uno spazio nel vostro cuore, mademoiselle

Risposi, senza dare troppo peso alle parole che erano uscite dalla mia bocca.
La cameriera sorrise, evidentemente compiaciuta dal commento, poi chiese di nuovo cosa volessi, ordinai senza lasciarmi andare più in altre uscite galanti.
Non avevo alcun interesse per lei.
Aspettai seduto che qualcosa succedesse, perchè succedeva sempre qualcosa.

Edited by • Ginger • - 31/8/2009, 14:51
 
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view post Posted on 31/8/2009, 11:53
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ASHLEY

Maledetto Dakota!
Quel cane era andato a nuotare, rovinando il mio programma per la giornata.
Ero arrivata tutta felice e, ovviamente, splendida, in spiaggia; pronta per abbronzarmi (non è mai abbastanza, soprattutto perchè in questa bellissima città piove sempre) e, chi vedo?
C'è solo una persona capace di rovinare le mie giornate, e che ha già rovinato la mia vita con il solo fatto d' esistere.
Quanto lo odio. Infatti appena ho intravisto il suo fantastico torace muscoloso che risplendeva grazie ai riflessi che il sole produceva sul suo corpo; me ne sono andata immediatamente, quasi...
Fatto sta che per tirarmi su il morale ho deciso di autoregalarmi una coppa di gelato, ed è anche finanziata! Infatti i miei amorevoli genitori oggi hanno deciso, chissà per quale ragione visto che non lo fanno praticamente mai; di darmi dei contanti sonanti; quindi insomma, il lieto fine c'è.
Camminando verso la gelateria, mi fermai a specchiarmi davanti alla finestra di un ristorante, per controllare se il fermaglio fra i miei capelli era ancora al suo posto (a volte la forza di gravità lo spingeva verso il basso) e lo spettacolo che si presentò ai miei occhi era da infarto.
Woah, il super modello seduto al tavolo di fronte ai miei occhi sembrava un dio era, era... il mio prossimo ragazzo.
Come per magia, la voglia irrefrenabile di gelato si volatilizzò e decisi d' entrare in quel ristorante.
Quando la cameriera mi chiese che tavolo volessi occupare, senza indugi le indicai il tavolo del ragazzo.
Se voglio una cosa, la ottengo; punto.
Seguita dalla cameriera mi diressi verso il suo tavolo, misi una mano sopra la sedia davanti a lui e con nonchalancè gli domandai

Posso?
 
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• Ginger •
view post Posted on 31/8/2009, 14:05






L'avevo vista, da dietro il vetro della finestra e lei aveva visto me.
Quando poi era entrata nel ristorante e aveva indicato alla cameriera il mio tavolo non avevo quasi creduto ai miei occhi.
E poi dicono che le donne non hanno mai spirito d'iniziativa, in quel senso ovviamente, perchè per le altre cose ne hanno fin troppo.
Mi piacevano le persone dirette, detestavo quelle che si presentavano troppo complesse o artificiose.
Era, la ragazza intendo, una bella ventenne dalla carnagione scura, che aveva avuto in dono dei bellissimi ricci.
Per i quali valeva sicuramente perdere del tempo.
Scusate mi sono espresso male.
Per ogni donna vale perdere del tempo.
E non definirei affatto il tempo passato con loro "perso", anzi è tutto di guadagnato.

Bien sure

Risposi facendo un ampio gesto con la mano.

Ogni cosa per colei che ha riportato il Sole nella mia giornata

Aggiunsi dopo che si fu seduta.
A differenza che con la cameriera, desideravo sinceramente conoscere quella ragazza, poche persone mi colpiscono, di solito è il contrario.

Posso offrirle qualcosa, mademoiselle?

Chiesi, galante come al solito.
Come ho già detto sono un gentiluomo.
 
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view post Posted on 31/8/2009, 14:39
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Bien sure

Francese, bello; ma non quanto lui, avevo visto bene. Non come quella volta in cui scoprii che il ragazzo super sexy dietro l' angolo era... beh meglio non ricordarle certe cose anzi, sarebbe consigliato dimenticarle.
Con un gesto rafforzò l' invito a sedermi con lui. Elegante.
Ora che lo potevo osservare più da vicino notai che non avevo visto solo bene; dovrebbero darmi il premio per la vista più acuta di tutti i tempi! Certe esperienze anche se molto sgradevoli aiutavano a non ripetere gli stessi errori.
Alcuni ricci ricadevano sul suo volto rendendolo ancora più affascinante.
*Non farti abbindonare Ashley; ricorda: punta, trova e conquista; nulla più*
Non avevo ancora aperto bocca e lui, non solo mi aveva già ammaliato col suo fascino; ma addirittura mi aveva fatto un complimento e per di più questo non era imparato a memoria ne da Internet, ne da qualche squallido film adolescenziale.
Dentro di me boccheggiavo, ma non gli avrei mai dato la soddisfazione di notarlo.

Posso offrirle qualcosa, mademoiselle?

Lo guardai negli occhi e, gli sorrisi cortese.

Se insiste, sì grazie; Monsieur.

Non che lo avesse fatto, ma non nego mai l' onore di offrirmi o regalarmi qualcosa e, Monsieur è una delle poche parole del corso di francese che ho fatto un paio d' anni fa, quindi non sapevo quanto avrei potuto reggere un discorso in quella lingua; ma a costo di parlare a gesti, dovevo conoscerlo
 
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• Ginger •
view post Posted on 31/8/2009, 14:50






Ero sprecato per un sorriso di cortesia, meritavo qualcosa di più.
Meritavo uno di quei sorrisi che si fanno con il cuore, quando si è realmente felici, quando nessuna nuvola di passaggio ricopre il nostro "cielo" personale.
Come avrete intuito non ho problemi di autostima.
E come potrei? Nelle mie vene scorre sangue vampiro in fin dei conti.
L'unica cosa buona se si vuole che mi aveva lasciato in eredità mia madre.

Insisto

Risposi, incontrando il suo sguardo.
Aveva degli occhi molto belli, profondi e intensi.

Cosa posso offrirle?

Chiesi continuando a darle del lei.
Per chiunque sarebbe stato insensato, dopotutto ai suoi occhi avevamo la stessa età, ma ritenevo che in un certo qual modo aumentasse il mio carisma.

 
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view post Posted on 31/8/2009, 15:20
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La sua voce era stupenda, sembrava che un angelo usasse la sua bocca per trasmettere al mondo le sue parole. Aveva anche, l' aspetto da angelo; bellissimo, dolce, galante. Pensavo che certi uomini esisteressero solo nelle favole, ma anche in questo caso, i cosidetti "principi azzurri" non sarebbero veri, non per l' evidente fatto che sono inventati, ma perchè secondo la mia teoria, sono stati inventati da delle donne per poter almeno sperare di riuscire a trovare nell' universo il loro principe azzurro; perchè un uomo secondo me, non è nemmeno capace d' immaginare come potrebbe essere questo principe. Fino a poco fa questa ricerca la consideravo un' impresa disperata ed impossibile, ma dopo averlo visto non posso far altro che rimangiarmi tutto.
In neanche due minuti mi ha già stregata con il suo charme; potrebbe essere come uno dei tanti ragazzi che ho incontrato nella mia vita ma comunque continuerei a sperare di poterlo rincontrare.

Cosa posso offrirle?

Mi piaceva il fatto che continuasse a darmi del lei, lo rendeva ancora più misterioso e intrigante.
*Il tuo numero*, ma ovviamente non risposi in questo modo rude e sbrigativo; non volevo fare la "predatrice", mi piaceva più sembrare la "preda" perchè poi i ragazzi si montavano la testa e io prendevo il pieno controllo su loro.

Vorrei sapere il suo nome se non le spiace, sono solita ringraziare per nome coloro che, si curano d' esser gentili con la mia persona.

Strano ma vero, il corso di dialettica che mi ha costretto a fare mia madre la scorsa estate si sta rivelando utile quando pensavo fosse una gigantesca e soprattutto inutile perdita del mio prezioso tempo.

Edited by *_Zoe_* - 1/9/2009, 10:23
 
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• Ginger •
view post Posted on 1/9/2009, 11:08






Ottima risposta.
Impeccabile, oserei dire che sembrava quasi una delle mie.
Il suo nome per me contava poco in realtà, qualsiasi nome avesse posseduto sarebbe stata sempre la donna del mio prossimo quadro.
E mi sembra chiaro che a un quadro non serve sapere il nome del proprio soggetto, li serve conoscerne il carattere, il sorriso...tutte quelle sfaccettature che rendono il soggetto unico e particolare.
Quindi forse in un certo senso ripensandoci anche il nome, inteso come l'insieme delle caratteristiche proprie del soggetto poteva servire.
Nel senso che a quel nome, e solo a quello, sarebbero corrisposte quelle fattezze, quei chiaroscuri, quel carattere.
La mentalità di un artista, vedete bene, è contorta e complessa, se non lo sei on puoi capire, è cosa da pochi.

Mi pedoni, mademoiselle, come scusa posso solo dire la verità: ero troppo incantato dalla vostra bellezza e mi sono completamente scordato di presentarmi.

Risposi, incrociando nuovamente il suo sguardo.

Conrad De Gredin, per servirla...posso sapere il suo?

Chiesi, non distogliendo i miei occhi dai suoi.

 
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view post Posted on 1/9/2009, 13:27
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Non svenire, non svenire; respira; inspira ed espira, okay, forse ci sono.
La sua voce risuonò nella mia mente, e appena il suo sguardo si posò su me non potei fare a meno di sospirare, dentro di me logicamente, non volevo dargli nessunissima soddisfazione, non poteva credere di avermi già conquistata, spero però di riuscire a continuare con questa farsa fino alla fine della cena, sarà difficile se continua con questo atteggiamento.

Conrad De Gredin, per servirla...posso sapere il suo?

Anche il suo nome s' addiceva perfettamente a l' eleganza dei suoi gesti, e alla bellezza mozzafiato del suo corpo.

Ashley Moore, lieta di ricevere i suoi servigi.

Non potei fare a meno di trattenere un sorriso divertito, solo io potevo riuscire a dire una cosa del genere ad un gentiluomo d' altri tempi, stare in mezzo a tutti quei cagnacci mi faceva un' influenza negativa.
 
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• Ginger •
view post Posted on 2/9/2009, 13:28






Era davvero una bella dote l'essere frizzanti e spontanei, chi ce l'aveva era in grado di portare allegria ovunque, di rimediare a qualsiasi guaio con un grosso sorriso.
Era questa l'immagine di Ashley che avrei impresso sulla tela, avrei fatto in modo che chiunque guardasse quel ritratto non potesse trattenere un sorriso, che per quei cinque secondi in cui il suo sguardo si posava sulla tela fosse felice.

E' davvero un nome bellissimo, del resto qualsiasi nome sarebbe bello se dato a lei mademoiselle

Risposi, non ho mai ben capito da dove arrivassero certe uscite, sta di fatto che arrivavano sempre al momento giusto.
Ma non bisogna mai credere alle parole di un artista, abbiamo la tendenza di rendere tutto più intrigante, le parole che escono dalla nostra bocca sono così squisite perchè rispecchiano la nostra visione del mondo, un mondo dove solo il bello è ammesso.
Siamo amanti dell'amore, perchè l'amore è bello.

Cosa posso offrirle, Ashley?

Chiesi accentando il tono sul suo nome.

 
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view post Posted on 2/9/2009, 20:31
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Oh.
Penso d' esser riuscita a trovare il creatore di tutte quelle frasi che trovo nei cioccolatini.
E, in questo preciso momento erano dedicate a me!
Mi sentivo come una musa di un artista. Forse, le inventava pensando a qualche ragazza per lui importante e, in questo caso ero io.
Queste frasi romantiche, venivano ispirate da me e, dedicate a me; ne ero certa!
Ora, avrei potuto camminare sul red carpet senza sentirmi imbarazzata o, altro; perchè ora sono Ashley la diva super famosa musa di un artista!
Cosa posso offrirle, Ashley?
Anche il mio nome, pronunciato da lui sembrava acquisire delle sfumature eleganti e, francesi. Forse, avrei dovuto iniziare qualche corso per impararlo bene, fare delle discussioni con lui in quella lingua avrebbe potuto creare un' atmosfera speciale.
Cosa mi può offrire? Non avevo molta fame e, non avevo nessun' idea di quello che sarebbe stato appropriato ordinare.
Certamente non hamburger e patatine; ma nemmeno un elaborato piatto che costano una cifra, e in cui non mangi praticamente niente, non solo per il fatto che non mi piaceva, ma anche perchè non sarebbe stato carino far pagare ad uno sconosciuto che non ha la minima idea chi tu sia, ma che comunque per galanteria, ti vuole offire qualcosa.

Lei, ha fame Conrad?

Decisi di rispondere alla sua domanda con un altra domanda; sorridente e, con lo stesso tono cortese che avevo adottato fino a quel momento; in questo modo se avesse risposto di sì avrei ordinato quello che prendeva lui; altrimenti, gli avrei proposto di uscire e, andare a fare qualcos' altro, che ne so, magari una passeggiata.


 
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• Ginger •
view post Posted on 11/9/2009, 15:32






Sorrisi, ancora.
Sembrava che Ashley avesse la capacità di farmi sorridere più di chiunque altro.
Mi chiese se avevo fame, avevo sentito molte volte quella domanda, quindi mi fu facile la risposta.

Non di qualcosa che si possa acquistare...l'amore mi nutre e l'amore mi dà vita

Un vero peccato che non fosse un complimento ad Ashley, un vero peccato.
Non era cortese dopo averla tanto esaltata ora metterla da parte con un banale commento sull'amore.
Dovevo farmi perdonare in qualche modo.
Mi avrebbe perdonato? Di solito lo facevano tutte.
Ma oramai sapevo che Ashley non era tutte.

Posso invitarla a fare un giro fuori? E' bellissima la città a quest'ora

Proposi, muovendo il mio sguardo fuori dalla finestra.
 
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view post Posted on 11/9/2009, 20:21
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Stava diventando sempre più difficile resistere alla sua voce, ai suoi occhi, alla perfezione del suo viso divino; le sue parole facevano breccia nel mio cuore distruggendo il muro che avevo creato fra me e, il mondo per proteggermi da Dakota; già Dakota, chissà quando lo rivedrò.
La malinconia si appropriò per un attimo di me, l' avevo fatto per difendermi da lui; non dovevo pentirmi di nulla.
Non di qualcosa che si possa acquistare...l'amore mi nutre e l'amore mi dà vita
La frase di Conrad mi risvegliò dai miei pensieri.
Ora ero qui con un ragazzo fantastico, non potevo mettermi di pensare a lui.
Posso invitarla a fare un giro fuori? E' bellissima la città a quest'ora.
Quasi fosse riuscito a leggermi nel pensiero propose la "gita" a cui avevo pensato io poco prima.
Guardò fuori dalla finestra, a me non interessava il paesaggio; in fin dei conti l' avevo già visto, la vera rarità era davanti ai miei occhi; comunque non volendogli far notare questo mio interessamento nei suoi confronti, di malavoglia, spostai anch' io il mio sguardo alla finestra.

Mi trova d'accordo con lei, Conrad, accetto volentieri il suo invito.

dissi, riportando i miei occhi sui suoi e, continuando a sorridere.
 
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• Ginger •
view post Posted on 14/9/2009, 20:01






D'accordo con me...
Avrei preferito ASSOLUTAMENTE d'accordo con me, ma queste sono solo le mie piccole manie megalomani.
Mi alzai dal tavolo e andai accanto ad Ashley.
Quando lei si alzò per seguirmi, rimisi la sua sedia apposto sotto il tavolo, non trovavo galante lasciarlo fare a lei.
Capitemi, avrebbe diminuito il mio mito.
Anche perchè, ne ero sicuro, per pochi secondi i pensieri della ragazza erano vagati altrove, e la cosa non mi piaceva affatto.
Non avevo idea di cosa Ashley pensasse di me, ma al momento mi bastava solo che mi pensasse.
Se lo facesse in bene o in male era un problema secondario.

Onestamente credo che dopo aver visto lei, mademoiselle, tutta la città mi apparirà inutile e priva di senso...ma non potrò fare altro che ammirare Forks perchè è il posto dove abita lei

Cominciai uscendo dal ristorante, poi aggiunsi

Detto questo, c'è qualche posto in particolare che merita di essere visto prima degli altri?

Chiesi con un sorriso.
 
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view post Posted on 16/9/2009, 16:38
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Quando mi alzai, Conrad, non deluse le mie alte aspettative che mi ero fatta su di lui; rimise la mia sedia al suo posto sotto al tavolo e, mi stordì con un altra delle sue magnifiche frasi; per poco non rischiai d' arrossire.
Uscimmo dal ristorante e, mi chiese se desideravo vistitare qualche luogo in particolar modo.
Non c' erano molte cose da vedere.
Forks era una piccola cittadina, con pochissime possibilità di distrazioni; per questo mi sembrava impossibile che proprio qui prendessero vita quelle che avevo sempre considerato leggende, come i licantropi e, i vampiri; sapevo che qui viva una famiglia di questi esseri e, in un certo senso li invidiavo; avrei preferito diventare un vampiro piuttosto che un cane.
Non li avevo mai incontrati direttamente, ma sapevo che erano maledettamente belli e, questo mi bastava per desiderare d' essere come loro.
Vidi che Conrad mi stava sorridendo, ho già detto quant'è magnifico il suo sorriso? Beh, è fantastico, sembrava come quelli della pubblicità dei dentrifici, basta che quelli sono modificati grazie al pc, il suo no.

Non c'è molto da visitare in questa piccola cittadina, Conrad; ci dovremo accontentare di una passeggiata al parco, sempre che non desideri visitare l' antica e prestigiosa scuola di Forks

Gli risposi, ricambiando il suo sorriso
 
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• Ginger •
view post Posted on 23/9/2009, 19:44






Sorrisi, no grazie della scuola ne facevo volentieri a meno.
Non mi era mai piaciuta, i banchi mi erano sempre andati stretti, e poi non potevo permetterla.
Mia sorella era molto più...acculturata di me, tutto ciò che sapevo me l'aveva insegnato lei.
Sono fatto così non mi appassiono mai a nulla, il mio unico amore è l'arte e il culto del bello...il resto non m'interessa.

Il parco andrà benissimo...la tua presenza lo renderà il posto più bello di tutti gli Stati Uniti

Risposi ad Ashley sempre con un sorriso.
SPOILER (click to view)
si apre un'altra discussione in parco?


 
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16 replies since 31/8/2009, 10:19   323 views
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